Dietro le quinte della nuova Bea

Il lavoro di rebranding dell’immagine di Bea parte da lontano e segue un metodo ben preciso, il Metodo Bea, che applichiamo su ogni progetto e cliente. È per questo motivo che abbiamo deciso di raccontare anche all’esterno i passaggi che abbiamo seguito e che ci hanno portato alla creazione della nostra nuova identità, del nuovo sito, del magazine digitale “Cipolla” e della newsletter “Slice”.
Nel 2024 Bea ha compiuto tre anni di vita e, in occasione del terzo compleanno, avvertivamo l’ambizione di fare uno step ulteriore, un passo in avanti.
Abbiamo iniziato a discutere internamente su quali iniziative fosse meglio intraprendere e abbiamo scelto di approcciare questo progetto esattamente come avremmo fatto per un cliente; ascoltando le esigenze, utilizzando gli insights emersi per creare una strategia ben definita e realizzando degli output su diversi canali.

Il primo passaggio è stato l’ascolto di tutta Bea. Con “tutta Bea” intendiamo che davvero tutto il team è stato coinvolto nella definizione delle fondamenta del progetto, attraverso due workshop, uno con i fondatori e uno con i colleghi. Abbiamo posto le stesse domande ad entrambi i gruppi e questo ci ha permesso di ridefinire un Golden Circle fondato su molti degli spunti emersi nel corso due sessioni. Il valore aggiunto di questi passaggi è stato proprio far convivere elementi “nativi” di Bea con nuovi spunti nati in tre anni di lavoro e che nel tempo sono diventati fattori differenzianti. Ecco cosa è venuto fuori:
Che cos’è per voi la narrazione strategica d’impresa?
"Se la comunicazione corporate fossero i poteri dello Stato, la narrazione strategica d’impresa sarebbe la Costituzione"
Di cosa si occupa Bea?
• Raccontare le aziende attraverso storie di persone e di percorsi di business
• Consulenza
• Identità delle aziende (Identità aziendale?)
• Posizionamento
• Storytelling
• Strategia e contenuti
• Comunicazione interna ed esterna
Bea è nata per…
Bea è nata con l'obiettivo di raccontare le aziende attraverso le storie delle proprie persone e i loro percorsi di business, dando voce alle imprese a partire dal "perché" e dal "per chi" fanno ciò che fanno. Si propone come un player focalizzato sulla comunicazione owned, accompagnando le aziende nelle due grandi transizioni dei primi vent'anni del secolo: quella digitale e quella energetica.
Perché hai scelto di lavorare in Bea?
• Realtà onesta
• Ambiente culturalmente libero e creativo
• Contaminazione con professionalità diverse
• Storytelling
• La possibilità di crescere insieme
• Curiosità
• Indipendenza
Quali sono i valori di Bea?


Dagli insights emersi nel workshop è stato creato il golden circle, uno strumento che racchiude il perché Bea esiste, come vuole raggiungere il suo obiettivo e quali prodotti e servizi realizzi per arrivarci.

Ragionando sul why, sono emerse due considerazioni:
• Il contesto sempre più complesso in cui viviamo offre alle organizzazioni una grande opportunità: quella di sfruttare la fiducia e la credibilità di cui godono per definire oggi i confini della società di domani, esponendosi sulle grandi battaglie del nostro secolo.
• Per fare questo, è necessario ritrovare la propria identità e metterla in relazione con il contesto - ovvero la società all’esterno e i dipendenti all’interno.
Navigare il cambiamento è innanzitutto un tema di ownership e non di adoption.
Questo ci ha portato a riformulare il why profondo del nostro lavoro, ovvero aiutare le organizzazioni a dialogare con il contesto e scendere in campo all’interno delle grandi conversazioni del nostro tempo - sociali e non - senza perdere di vista la loro identità.

Le competenze che Bea mette in campo per perseguire questo obiettivo sono poi state riorganizzate su tre macro-aree fondamentali:
• Competenze strategiche che ricompongono la storia di senso di un’azienda, mettendo alla prova la sua identità in un contesto globale sempre più complesso.
• Competenze giornalistiche che costruiscono una narrazione a partire dai fatti e dai contenuti che un’azienda possiede, restituendogli un valore e un significato collettivo in modo valido e affidabile.
• Competenze progettuali che fanno diventare il design un elemento centrale nella definizione del problema, nella generazione di idee e nella progettazione delle soluzioni così da considerare gli aspetti estetici, funzionali e esperienziali fin dalla fase iniziale dello sviluppo.
Il tratto distintivo che contraddistingue la nostra modalità operativa è il coinvolgimento del cliente in un “Editorial Journey” in cui a 4 mani vengono definiti e orchestati chiaramente tutti gli aspetti (strategici, di design e contenutistici).
“Be a media company” è la call to action con cui ci rivolgiamo all’esterno sintetizzando il why, l’how e il what. Quattro parole che esprimono l’opportunità ed esigenza di fare un passo in più nelle attività di comunicazione che le organizzazioni normalmente svolgono, per creare storie di senso da veicolare nel modo più creativo ed efficace che oggi abbiamo a disposizione, ovvero sfruttando in ottica sinergica tutte le forme e i linguaggi multimediali esistenti.
Durante il workshop abbiamo avuto modo anche di chiedere quali valori gli interlocutori associassero a Bea. Sono emersi diversi termini che abbiamo racchiuso all’interno di quattro parole chiave: onestà, coraggio, passione e creatività.

Lavoriamo con indipendenza di indirizzo, un approccio sincero e leale nel rapporto con i clienti e i contenuti, trasparenza nel pensiero critico, apertura nel processo di analisi, valutazione e comunicazione delle informazioni in maniera etica.

Siamo una squadra audace che affronta le sfide con determinazione, senza paura del confronto e consapevole che per costruire il futuro che vogliamo si debba affrontare l’ignoto con audacia.

Crediamo che i migliori progetti siano quelli che ci coinvolgono e ci chiamano in causa personalmente stabilendo una connessione emotiva con ciò che amiamo, offrendoci esperienze di senso e realizzazione personale e soddisfazione professionale.

Amiamo le prospettive divergenti e le idee che ci fanno scoprire qualcosa di nuovo, perché non ci sarebbe nulla di originale senza imprevisti. Idee che aprono orizzonti inaspettati e connessioni autentiche tra concetti esistenti, soluzioni semplici a sfide complesse.
Alla luce di tutto questo, abbiamo creato la master storyline - il documento strategico che definisce “La storia” da raccontare, declinata poi lungo tutto l’ecosistema di comunicazione - ovvero i canali di Bea attivi online e offline. Sui social questo ha significato arricchire i contenuti con un nuovo taglio, tone of voice e panorama argomentativo. Per quanto riguarda il sito, abbiamo rivisto completamente UX/UI e contenuti per creare uno storytelling più dinamico e interattivo. Ma non è tutto, anzi. L’elemento più ambizioso del progetto è “Cipolla”, magazine digitale registrato come testata giornalistica presso il Tribunale di Milano, che ospita contenuti inediti legati alla narrazione strategica d’impresa raccontata secondo vari punti di vista. Con essa nasce anche “Slice”, newsletter di Bea che mensilmente raccoglie riflessioni e materiali di approfondimento sui grandi temi che animano le conversazioni dentro e fuori il mondo della comunicazione.
Il risultato è una sorta di sistema di vasi comunicanti, in cui i contenuti si muovono assumendo il tono, il formato e lo stile di ciascun touchpoint all’interno di una cornice strategicamente e visivamente coordinata.

Prima di avviare i lavori veri e propri, abbiamo aggiornato il brand book di Bea lavorando su logo, tipografia, colori, elementi grafici, fotografia, layout ed animazioni.
Una volta definita l’identità, è partita la progettazione degli output finali.
Il sito web è stato completamente ridisegnato e al suo interno è stato pensato uno spazio per le case history, il nuovo magazine digitale “Cipolla” ed un form per iscriversi alla newsletter, “Slice”.

Il magazine nasce con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento della narrazione strategica d'impresa. Sentivamo l’aspirazione di creare un luogo in cui i lettori possano trovare idee e farsi ispirare, mettendo a disposizione di tutti gli argomenti ed i trend di cui discutiamo internamente ogni giorno.
A completamento di questo percorso, abbiamo deciso di creare anche la newsletter Slice, una “fetta” di Cipolla firmata da Marco Bardazzi che riflette riguardo un tema specifico della narrazione strategica d’impresa ogni mese.
Tutto questo viene divulgato tramite i nostri social, con template creati ad hoc per gli articoli e nuovi format complementari.


La nuova identità, come questo articolo, sono frutto di un lavoro condiviso a cui, fin dalle sue fasi iniziali, ha partecipato tutto il team di Bea.