Bea e Dalk uniscono le forze e puntano ai 3 milioni di fatturato per il 2023: quando la narrazione strategica d’impresa incontra la multimedialità data-driven
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30 anni di giornalismo in Italia e Usa (ANSA e La Stampa) e sei anni da Direttore della Comunicazione in Eni. Esperto di innovazione digitale nel giornalismo e nella comunicazione. Nel 2021 ha fondato Bea, di cui è Editor in Chief. Ogni occasione è buona per parlare di America, soprattutto durante le elezioni presidenziali.

Sviluppo di business, start-up, innovazione e digitale: così possiamo riassumere 30 anni di management, gestione team e tanti progetti di marketing e comunicazione realizzati. Potresti averlo incrociato quando lavorava in Nielsen, Microsoft e IOL, oppure quando era il Country Manager in Twitter o il CEO in Agi (Eni). O forse allo stadio, quando gioca il Napoli, oppure mentre corre una mezza maratona.

Millennials di buona stagionatura con 15 anni di fermentazione in aziende multinazionali, agenzie creative e media. Adora costruire, guidare e motivare i team mescolando management, creatività e un pizzico di sense of humor (che faccio, lascio?). Colleziona maglie da calcio e divora serie Tv. E' Partner di Bea ma soprattutto marito di Anna.

Accumulatore di chitarre, parole, maestri, si nutre di esperienze e contraddizioni: jazzista grunge, apolide sabaudo, copywriter visivo, perfezionista creativo. Adora far incontrare le persone, far strage di refusi, completare to do list, tracciare schemi su carta per scovare nessi tra le cose e allineare tutto ai margini per snidare, nell’ordine, la bellezza.

Evoluzione (quasi) quarantenne di una sarda d’origine e milanese d’adozione. Online da quando ci si collegava col 56K, pronta a riscoprirsi con entusiasmo: prima linguista, poi Social Media Manager e ora Client Lead. Conosce 5 lingue, ama il mare e odia i refusi. 3 aggettivi per descriverla a un workshop: empatica, precisa e organizzata.

Sognava di fare il calciatore e spesso si è svegliato sudato pensando che un suo gol avesse portato l’Avellino in Serie A. Si è laureato contro ogni previsione, è stato giornalista sportivo per Undici e Content Editor per Tbwa; è diventato Managing Editor di Bea grazie alla sua faccia da bravo ragazzo.

Colleziona libri più per le copertine che per il contenuto; scatta Polaroid spesso sovraesposte; non esce mai da un museo senza passare dal bookshop. Con i libri ha scoperto la sua strada: scarabocchiare. Ha dovuto laurearsi in Lettere, cambiare due città e percorrere 16.292 km per capire davvero cosa volesse fare. Ora Design Lead in Bea.

Cresciuto a carboidrati e Paolo Conte, ha una passione sfrenata per i videogame che hanno qualcosa da raccontare, per i manga e per One Piece. Nonostante sia di poche parole, approda come Social Media Manager in Bea dopo una laurea in Comunicazione e un Master in radiofonia. Spesso fa battute che capisce solo lui, ma gli va bene così!

Laureata in Product e Visual design allo IUAV di Venezia, ha lavorato come Art Director per alcuni anni ad Amsterdam, per poi tornare in Italia, "dove c'è il vero cibo" e soprattutto dove c’è Bea. Il suo motto è "pulito, semplice e lineare". Viaggia in lungo e largo con il suo van Volkswagen, ama le escursioni e la sua vera dote è fare il limbo.

Ascolta, osserva, scrive. Respira. Apprezza Daniele De Rossi, la neve, Bruce Springsteen e Il grande Lebowski. Giornalista con le Clarks. Finora più città che decenni vissuti. Rifiuta certezze, perbenismo e domeniche al parco. Sta quasi sempre cercando di capire. Già a La Stampa e nei migliori pub. Comunque laureato.

Nata in Calabria, cresciuta in Veneto, ora a Milano. Curiosa e inguaribile viaggiatrice, in Bea ha trovato l’ambiente perfetto per condividere i suoi innumerevoli consigli di viaggio e le più recenti novità di Figma. È una Graphic Designer semplice: fatele fare di tutto, ma non le presentazioni dai.

Laureato in Scienze politiche, Content Editor in Bea. Vive tra il giornalismo e lo storytelling. Fondamentalmente gli piace scrivere, pensare e raccontare storie. Disperato umanista, crede nel cantautorato italiano, in Nietzsche, Tarantino e Checco Zalone. Ma anche in Woody Allen, Pavese, Scorsese e Sorrentino.

Nella vita crea contenuti e accarezza cani. Crede nel potere della positività e nella curiosità come motore del mondo. Ama girovagare ed è sempre su qualche treno, ma le sue origini bresciane la accompagnano ovunque vada.

Gen Z con una laurea in Comunicazione conseguita dopo anni di esperienza come mediatrice zen in famiglia. Adora il colore viola, i dolci, i videogiochi e le belle storie. Vorrebbe vivere al mare. Nella vita è silenziosa ma determinata; osserva i dettagli e i cani che vorrebbe accarezzare.










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Rassegna stampa
Nasce Bea, la nuova casa della narrazione strategica d’impresa.
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